La Fondazione Museo storico del Trentino promuove una conferenza stampa di presentazione dei risultati del progetto
PORTOBESENO viaggio tra fonti storiche e sorgenti web.
Il progetto è stato realizzato dall’Associazione culturale Libera Mente in collaborazione con le amministrazioni comunali di Besenello, Calliano e Volano, l’Assessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento, la Cassa rurale Alta Vallagarina e la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.
la conferenza stampa si terrà
martedì 29 gennaio 2008 alle ore 11.00
presso Format Centro audiovisivi della Provincia automa di Trento, via Zanella 10/2
parteciperanno:
· l’assessore alla cultura e Vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Margherita Cogo;
· i curatori del progetto Sara Maino e Davide Ondertoller
· il sindaco di Besenello Carmen Manfrini (in rappresentanza delle istituzioni comunali coinvolte)
LA RICERCA E LE INSTALLAZIONI SONORE NEL CASTELLO DI BESENO IN TRENTINO
Nel corso del triennio 2005-07 sono state intervistate quindici persone nei paesi di Besenello,Calliano, Volano e Folgaria, per abbozzare un paesaggio identitario della Vallagarina tra gli anni trenta e settanta del Novecento.
La ricerca si è focalizzata su aspetti diversi: feste e tipi di divertimenti, descrizioni del castello di Beseno, racconti di guerra e vicende partigiane; racconti di lavoro, di operai della Michelin e di pastori, di donne coraggiose e personaggi scomodi; narrazioni sulle identità dei paesi legate alle attività economiche, alla posizione geografica; testimonianze sui mutamenti sociali dopo il boom economico; riflessioni sul senso di appartenenza ad una comunità, ai significati e ai valori incarnati da una tradizione che forse non corrisponde più all’identità culturale della valle.
Nelle storie di vita narrate dai testimoni sono apparsi subito evidenti alcuni nessi che aiutano a cogliere il significato del ricordare come attività del tempo presente con cui costruire senso, confronto, apprendimento e in cui potersi rispecchiare. Infatti «le fonti orali sono importanti e affascinanti precisamente perché non si limitano a ‘testimoniare’ sui fatti ma li elaborano e ne costituiscono il senso attraverso il lavoro della memoria e il filtro del linguaggio».
Per restituire alle comunità le storie raccolte e i significati, le trame, i nessi venuti alla luce nel corso della ricerca, nell’arco del triennio sono stati ideati tre tipi di installazioni sonore. Le installazioni hanno caratteristiche interattive, sinestesiche e fortemente partecipative.