Beseno, il castello dei fantasmi incrociati

a cura di Davide Ondertoller (portobeseno.it) e Antonio Zoppetti (zop.splinder.com)



progetto web

installazione multimediale

Polveriera – Castello di Beseno



blog collettivo Il Castello dei fantasmi incrociati

Galleria fotografica

leggi l'opera in pdf

produzione Portobeseno 2006




albero genealogico Trapp von Beseno

L’installazione vuole indurre riflessioni attorno concetti come Identità e Famiglia.

Nel video le immagini e l'audio conducono all’identità e ai luoghi della famiglia coinvolta nel progetto, alle interviste agli eredi dell’Albero, allo sguardo nella loro casa.

Il progetto web: grazie al contributo della rete dei blog, accanto ai dati storici certi, verranno create le personalità dei componenti dell’albero genealogico di una famiglia. Il progetto potrà essere consultato sia ad un'indirizzo internet che impiegando le postazioni presenti nell'installazione.

La storia del nucleo familiare può essere raccontata dall’albero genealogico, dallo studio storico basato su documenti e scritti. Poco sappiamo però dei sentimenti e dei desideri che hanno popolato le singole persone che compongono attraverso la linea parentale gran parte dell’identità e della cultura di una persona.

La personalità si forma nella cultura, e non può farne a meno. Il ruolo della famiglia sta proprio nel formalizzare e conservare i ruoli simbolico-concreti. Ed è per questo che i legami fra i membri della famiglia si sono tanto spesso configurati come legami distruttivi. Il ruolo attribuito dalla società diventa così un marchio (in cui l’individuo si identifica) senza nessuna possibilità di uscirne perché è la base stessa della cultura. La famiglia è simbolo stesso del Potere in tutte le sue forme.

Non siamo forse stati limitati o arricchiti proprio dai sogni e dalle aspirazioni dei nostri genitori e parenti? Cosa è importante allora per l’individuo? Saper storicizzare un evento contemporaneo o possedere un equilibrio nell'interpretare il reale, fatto anche di sentimenti e valori? Se ripensiamo infatti alla nostra vita ci accorgiamo che alcuni eventi e vicissitudini personali sono più importanti di concomitanti avvenimenti mondiali.

Vi è un possibile rapporto tra memoria e speranza come emozione, passione ed incertezza esistenziale?



Ogni atto straordinario abbatte i muri della ragione. Distrugge la scala dei valori e costringe lo spettatore a giudicare da solo. Agisce come uno specchio: ciascuno si vede con i propri limiti. Eppure questi limiti, manifestandosi, possono suscitare un’improvvisa presa di coscienza.

Alejandro Jodorowsky - La danza della realtà



Struttura del progetto web: i testi raccolti nei blog, utilizzeranno la struttura narrativa de “Il Castello dei destini incrociati” dove partendo dai tarocchi Italo Calvino pensò di utilizzare le loro figure per produrre dei racconti. I tarocchi venivano utilizzati insomma come “macchina per produrre letteratura”. Calvino utilizza la fantasia come “una specie di macchina elettronica che tiene conto di tutte le combinazioni possibili e sceglie quelle che rispondono a un fine, o che semplicemente sono le più interessanti, piacevoli, divertenti”. E nello stesso testo avvertiva anche “la vertigine dei grandi numeri che si sprigiona da tutte le operazioni combinatorie”. Utilizzando questa struttura narrativa saranno inventate le personalità, le aspirazioni ed i sogni degli individui che compongono un’intera famiglia. L’albero genealogico stabilirà i legami e le parentele, la letteratura prodotta con il progetto Web potrà liberare la fantasia nel descrivere un passato più possibile fiducioso e luminoso.



Le parole vengono dominate per eliminare da esse l’aggressività e metterle al servizio dello spirito: la finalità del linguaggio è dimostrare il valore dell’anima, valore che è assoluto abbandono.

Alejandro Jodorowsky - La danza della realtà


prima pagina

Bibliografia
Il Castello dei destini incrociati – Italo Calvino
La danza della realtà – Alejandro Jodorowsky
Memorie dell’uomo – Laura Tussi
Il potere della famiglia - Ida Magli
L’identità culturale come progetto di ricerca – Roberto de Mattei





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Portobeseno 2006