giovedì 16 ottobre - ore 20.30
ritrovo presso il municipio
la piazotta di Volano
DENTRO LA STORIA
laboratorio e spettacolo teatrale
progetto e regia Rosamaria Maino
regia Sara Maino
compagnia teatrale S.Genesio
produzione Associazione culturale Libera Mente
Il progetto "Dentro la storia" si configura come un percorso teatrale rivolto agli abitanti di Volano e agli attori e alle attrici della Compagnia San Genesio per la realizzazione di uno spettacolo sul tema della comunità. In sostanza, si tratta di laboratori propedeutici alla messinscena di una creazione teatrale di cui i partecipanti sono protagonisti e creatori allo stesso tempo. La metodologia laboratoriale è partecipativa ed è volta a stimolare il confronto intergenerazionale.
Il risultato di tali laboratori è la acquisizione di un metodo per la creazione di futuri spettacoli, partendo dalla valorizzazione di sé, della propria storia come individui e come comunità.
Il frutto finale del percorso è uno spettacolo teso a coinvolgere l'intero paese di Volano con metodi originali, stimolanti, autoriflessivi e fortemente comunicativi.
Compagnia San Genesio di Volano, Portobeseno 2007
Il progetto è molto semplice.
Prevede un'opera di creatività personale a carico di ciascun partecipante al laboratorio.
Ciascun attore se la deve sbrogliare da solo, in scena e durante il processo creativo. Il prodotto è autenticamente di sua proprietà.
Va da sé che non è facile per un principiante prendersi questa bella responsabilità. Ma quest'anno va così, quest'anno c'è la sfida con se stessi.
L'opera di controllo, aiuto, soccorso, regia, organizzazione ovviamente ci sarà, ma in modo meno invasivo.
Questo abbatterebbe i costi di conduzione e forse offrirebbe un reale spazio creativo.
"Immaginatevi cinque o sei luoghi di Volano, l'interno di una casa, un prato, una piazza, un cortile, un orto, una panchina; luoghi protetti e accoglienti, dove l'unico artificio sia un videoproiettore e un lettore cd con casse (anche di quelli portatili). L'attore fa tutto da solo, si gestisce lo spazio, la colonna musicale e sonora, la luce, il pubblico.
Ovviamente questi siti vengono scelti in base alla storia da raccontare e al numero degli attori..
Il pubblico viene condotto, dopo essere stato diviso in tanti gruppi quanti sono i luoghi, da altrettanti personaggi-maschere o dagli stessi attori che si giostrano il percorso, negli spazi scenici, a rotazione.
E fin qui ci siamo, niente di nuovo. Quello che mi piacerebbe invece è questo; che ogni singola storia raccontata fosse uno spicchio, un punto di vista diverso, un aspetto di un disegno complessivo e complesso che si può vedere solo a percorso concluso (l'immagine è quella di un insieme che contiene i sottoinsiemi, di una comunità con i suoi membri). Uno svelamento finale che ti fa dire- adesso ho capito!- E allora ci rimugini e fai i tuoi debiti collegamenti. Ma nulla di difficile, tutto molto umano.
In ogni scena ci dovrà essere un rimando, … una voce registrata, un gesto, una musica, una presentazione, una poesia, un'immagine che colleghi come un filo le diverse rappresentazioni.
La cosa bella è che ciascun attore/narratore individuato l'argomento, il motivo conduttore, il filo sul quale verranno infilate le perle narrative può e deve trovare la sua modalità, il suo timbro, il suo segno distintivo per raccontare, far sognare, ricordare, divertire…
Potrebbe anche essere l'occasione questa di intercalare con il pubblico, farlo parlare, rispondere, ricordare, citare, presentarsi, favorita anche dal numero basso e dalla disposizione logistica del pubblico e dell'attore molto amichevole (in cerchio, vicini, in mezzo..)."
Rosamaria Maino