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Registrazione audio ambientale.
Sabato 14 marzo 2020, ore 15.20 – Calliano, località Campagnole (TN)
ARITMIA
“primi giorni dell’applicazione delle misure precauzionali per contenere il fenomeno del Corona Virus”
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APPROFONDIMENTI E RASSEGNA STAMPA
Il file audio pubblicato in questo post fa parte del progetto UNA RACCOLTA SONORA ALL’EPOCA DEL GRANDE VIRUS, a cura di Portobeseno e dedicato alle persone residenti in Vallagarina e Altipiani Cimbri.
“La nostra proposta è quella di divertirsi nel registrare e di essere consapevoli dell’archiviazione di un suono ambientale o di una storia particolare da condividere e preservare.
I contributi sonori raccolti con questa iniziativa saranno utilizzati per creare una mappa digitale, un’installazione sonora e un concerto nell’ambito delle prossime edizioni del festival Portobeseno.”
I temi dell’aritmia e della percezione del tempo, presenti in questa registrazione sonora, sono stati approfonditi da Enrico Piergiacomi – ricercatore di FBK – nel blog DI PESTE E PASSIONE. La recensione è stato pubblicata il giorno venerdì 10 aprile 2020, alla vigilia della festività pasquale.
“Ore e giorni sembrano essere ferme, mentre all’interno delle nostre case hanno luogo numerosi e variegati moti. La registrazione sonora Aritmia di Davide Ondertoller consente di precisare questo quadro. Essa permette di capire meglio la qualità del movimento di questo tempo sospeso.”
“(…) capire se questi movimenti hanno assunto la qualità dell’aritmia a seguito della stasi creata dal Coronavirus, oppure se l’abbiano sempre avuta e sia finora passata inosservata alla nostra attenzione.”
Questa registrazione sonora è inserita anche nel progetto THE SOUND OUTSIDE – Listening to the world at Covid-19 Time – a cura di Valeria Caputo con Sara Lenzi.
“… in questo strano periodo in cui città e interi paesi sono bloccate a causa di Covid-19 emergono nuovi suoni, altri vengono recuperati, altri si sono persi. Ora attraverso il suono possiamo mostrare una realtà che è nascosta ai nostri occhi a causa della reclusione forzata per combattere il virus.”
Lucrezia Lozza – giornalista di LIFEGATE – ha recensito il progetto The Sound Inside che comprende anche una breve intervista a Davide Ondertoller ideatore e gestore del progetto Alpsound.
“Davide Ondertoller organizza con le scuole laboratori di ascolto attivo del territorio rivolti ai bambini. Anche lui ha contributo al progetto The Sound Outside e ha dato il titolo di “Aritmia” alla sua registrazione della pioggia che cade nel secchio. Le gocce, che cadono intermittenti, hanno fatto pensare Davide “all’aritmia dello spirito, alla sospensione” che ha caratterizzato emotivamente il suo lockdown. Ondertoller, attento alla percezione dei rumori, ha raccolto le sensazioni uditive di molti conoscenti. La mancanza di alcuni rumori e l’emergere di altri, come quelli della natura, hanno creato uno stato d’animo di sospensione, a volte drammatico, influenzato dalla tensione emotiva connessa alla pandemia. “Le persone si sono accorte della mancanza di alcuni suoni, ma soprattutto della presenza di altri”, afferma. “Sentire i suoni naturali ha creato stupore verso la natura, ma anche una situazione di spaesamento”.” LEGGI TUTTA L’INTERVISTA
PODCAST > INTERVISTA > Che suono fa la quarantena?
“Marzo. La fase di lockdown in Italia è cominciata da pochi giorni. Il traffico è fermo, non si sentono macchine. Fuori dalla finestra della casa di Davide Ondertoller, in Trentino-Alto Adige, cade una pioggia lieve e intermittente che gocciola in un secchio. Crea un suono irregolare, quasi un’aritmia. Questo paesaggio sonoro fa parte delle cento registrazioni provenienti da tutto il mondo e collezionate dalle sound designer Sara Lenzi e Valeria Caputo nel loro progetto The sound outside — Listening to the world at Covid-19 time, pubblicato sul sito sounDesign.”
Una recensione degli archivi sonori mondiali ospitata su Corriere.it: “Coronavirus, un progetto racconta la metamorfosi sonora del nostro pianeta durante l’emergenza”
“Da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus e metà della popolazione mondiale si è trovata costretta a stare chiusa nelle proprie case (al momento sono in quarantena oltre 3,9 miliardi di persone), il suono del nostro pianeta è cambiato completamente.”