RETI DEL DISCORSO 2024

di | 15 Agosto 2024

PORTOBESENO festival 2024
venerdì – 6 settembre 2024
h 17 – 23
castello di Beseno

Portobeseno 2024 a

RETI DEL DISCORSO

di Sara Maino

h 17 – 23
installazione sonora per radio d’epoca, speaker e lana

h 19 (durata 30 minuti)
performance collettiva

bastione nord

L’installazione si propone di creare un dialogo tra persone di epoche diverse, offrendo un simposio sulla vita e sulle esperienze dentro e fuori il castello di Beseno. Si basa su 20 anni di ricerca di Portobeseno sulla storia orale del Trentino, concentrandosi sui legami con la terra, la comunità e i luoghi cari.

L’allestimento consiste in un insieme di radio d’epoca, restaurate da Giorgio Valle di Calliano, e di un intreccio di fili di lana colorati e di speaker. I dispositivi trasmettono una composizione sonora di voci d’archivio, una rete metaforica e tangibile che trae ispirazione dalle installazioni “Memoria di lingua e feste” (2005), “Udire-Ascoltare” (2006) e “Lasciare tracce” (2007-08). Inoltre, fa riferimento agli archivi “Lagarina Sonora” (2008), e ai laboratori didattici “Narrare il Territorio” (2009-2011, 2014-2017), “Chiavi di Memoria” (2012) “La Casa delle Storie” (2013), sviluppati in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Alta Vallagarina e con le scuole primarie di Besenello, Calliano e Volano.

L’installazione, ambientata nella Casa delle Guardie, trasforma lo spazio in un ritrovo in cui i partecipanti visibili e invisibili discutono della vita. Le conversazioni, trasmesse dalle radio, trattano argomenti come la forza, l’amore e le connessioni con la comunità e l’ambiente circostante. Ispirata al concetto del Simposio di Platone, l’installazione sottolinea il ruolo vitale della condivisione di idee e del dialogo tra generazioni. In sostanza, immagina come sarebbe se muri, piante e oggetti potessero parlare, riportando in vita i suoni e le voci che un tempo li hanno riempiti o attraversati.

Utilizzando l’archivio di Portobeseno, l’installazione cerca di animare questi strati storici di voci e suoni, offrendo un’esperienza dinamica e un senso del passato. In un’epoca dominata dai media incentrati sul presente, questo lavoro testimonia la conservazione e il riconoscimento della memoria collettiva, sottolinea il suo ruolo nella sopravvivenza e nell’arricchimento delle culture, esprime il valore delle storie condivise come chiave per la comprensione e la relazione reciproca.

La performance dal vivo condotta da Sara Maino nell’ambito di questa installazione prevede un’interazione con il discorso radiofonico mentre crea un lavoro a maglia. I colori dei fili di lana riflettono gli stemmi dei tre Comuni che hanno contribuito alla maggior parte delle fonti orali. Una tela di racconti, una tessitura di storie di cui siamo impregnati, in cui inciampiamo, talvolta. Senza dubbio, in cui “accadiamo”, anche noi, insieme agli altri.
L’installazione incoraggia i visitatori a camminare attraverso queste memorie e, partecipando al lavoro a maglia, ad aggiungere le proprie esperienze al tessuto comune.
Magari per offrirle da registrare all’archivio del futuro?

Sara Maino, artista multidisciplinare, ricercatrice e autrice, filmmaker e performer con esperienze internazionali. Si è esibita in festival letterari e gallerie d’arte in Italia e in tutta Europa, Asia e Stati Uniti. Nel campo dell’ecologia sonora crea progetti culturali, educativi e artistici con l’idea di utilizzare il suono e l’ascolto attento come medium attivatori di relazioni sociali profonde tra generazioni diverse. Per Portobeseno ha curato dal 2005 ricerche sulla memoria orale, laboratori didattici, spettacoli teatrali, installazioni multimediali e podcast in Trentino, Veneto, Campania, Forlì-Cesena e Roma.
Per diversi enti, scuole e associazioni continua a sperimentare metodi per raccontare un territorio attraverso le voci degli abitanti, i suoni del paesaggio e il coinvolgimento generazionale inclusivo ideando percorsi di formazione e produzioni artistiche tra cui 24020 Racconti. L’audioguida di Gromo, Bergamo 2023, Garda Sounds UPT Arco 2019, Narrazioni sensibili UPT Tione 2017.
Tracce progettuali e metodologiche sono pubblicate in saggi e volumi di ricerca antropologica (Sonorités, Lucie éditions, Nîmes 2017; Andar per erbe, la circolarità di un’antica tradizione, Centro Studi Judicaria 2023), raccontate in articoli (AGcult Vedere attraverso suoni e parole, Sciascia 2023; Musicheria, Passo tutti i giorni da questa piazza e non sapevo che… Maino 2023) e condivise attraverso la partecipazione a conferenze internazionali tra cui Mondi senza frontiere, Associazione culturale Piazza del mondo, Rovereto 2022; FKL I saperi dall’ascolto – percorsi educativi nel paesaggio sonoro, FKL Italia, Associazione CSMDB, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo 2022; Corso Didattica della geografia e educazione al paesaggio, prof. Lorena Rocca, Università di Padova 2022.
Il suo scopo è di promuovere una cultura dell’ascolto più consapevole con laboratori creativi rivolti alle scuole e agli adulti, che svolge in Italia e in Belgio, e che prevedono podcast, installazioni, trekking acustici/passeggiate sonore. La sua ultima installazione sonora “Satellite liquido, lingua e memoria del ghiaccio” sul tema del riscaldamento globale è stata esposta nell’ambito de La semaine du son Unesco 2024 a Bruxelles.
www.saramaino.it

 

poster Portobeseno 2024 A3

 

torna al programma completo di Portobeseno 2024