installazione d’arte pubblica
Monte Finonchio in Vallagarina
E’ una bandiera bianca che propongo.
Il bianco, la somma di tutti i colori.
Quindi la bandiera bianca simbolo e sintesi di tutte le bandiere del mondo.
Bianco… segno di lutto in oriente, bianco per la purezza… bianco per ri-nascere.
La bandiera bianca è un’evoluzione all’interno della mia ricerca
sul tema della bandiera. Un percorso iniziato nel 2002 con il video
“Stars & Stripes” esposto alla Galleria Civica di arte
Contemporanea di Trento in “Nuovo Spazio Italiano”. In
quell’opera video la bandiera americana era sdoppiata per creare un
elemento nuovo in continua evoluzione, da uno stendardo a un fiore,
da un forma minacciosa a una rassicurante. Il medesimo meccanismo si
ripete anche nella seconda edizione del video “Lies” esposta da
Platform a Londra (febbraio – marzo 2005). Quindi la volontà è
stata di non cadere nella ripetitività di rifare l’esperimento con
i diversi emblemi nazionali, con l’Union Jack inglese, con il
Tricolore italiano…
E la bandiera bianca è stata protagonista
dell’azione realizzata “White-Flags” all’opening della
Biennale di Venezia (10 giugno 2005). Mentre a Forte Strino (dove ho
realizzato la mostra “Atomicwerk”, luglio – settembre 2005) ho
sostituito gli emblemi nazionali all’esterno di questa struttura
bellica austro–ungarica della Prima Guerra Mondiale: ho tolto la
bandiera italiana, quella europea, quella austriaca, e issato tre
bandiere bianche. Queste tre bandiere “anomale” sono viste da
migliaia di persone che percorrono in auto la strada sottostante.
Cosa penseranno le persone che le vedranno? Si domanderanno cosa
significano, perché sono posizionate lì? Le vedranno e forse non
sapranno che è arte, però ci sono. E’ una piccola cosa, ma con un
impatto sicuramente forte.
La forza è quella di riuscire ad insinuarsi con piccoli gesti nel pensiero comune, in una società
così caotica, superficiale, dominata da un egoismo di base.
approfondimenti:
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