Il progetto letterario “Beseno, il castello dei fantasmi incrociati” è ideato da Davide Ondertoller e Antonio Zoppetti con la collaborazione della rete nazionale dei blog.
Si tratta di una storia collettiva ispirata a “Il castello dei destini incrociati” di Italo Calvino.
Un viandante sorpreso dalla notte trova rifugio nel castello di Beseno dove i fantasmi della Casata, dall’ultimo erede a ritroso sino al primo che l’ha fondata, si manifestano per raccontare ognuno la propria storia e tutti insieme la quella del castello. Il risultato di questo esperimento narrativo, che ha coinvolto una ventina di autori che scrivono su web, vuole ripercorrere la vera genealogia della famiglia dei Trapp di Beseno, che affonda le sue radici nel Quattrocento trentino.
Calvino utilizza la fantasia come “una specie di macchina elettronica che tiene conto di tutte le combinazioni possibili e sceglie quelle che rispondono a un fine, o che semplicemente sono le più interessanti, piacevoli, divertenti”. E nello stesso testo avvertiva anche “la vertigine dei grandi numeri che si sprigiona da tutte le operazioni combinatorie”.
Introduzione al progetto
La storia del nucleo familiare può essere raccontata dall’albero genealogico, dallo studio storico basato su documenti e scritti. Poco sappiamo però dei sentimenti e dei desideri che hanno popolato le singole persone che compongono attraverso la linea parentale gran parte dell’identità e della cultura di una persona.
La personalità si forma nella cultura, e non può farne a meno. Il ruolo della famiglia sta proprio nel formalizzare e conservare i ruoli simbolico-concreti. Ed è per questo che i legami fra i membri della famiglia si sono tanto spesso configurati come legami distruttivi. Il ruolo attribuito dalla società diventa così un marchio (in cui l’individuo si identifica) senza nessuna possibilità di uscirne perché è la base stessa della cultura. La famiglia è simbolo stesso del Potere in tutte le sue forme.
Non siamo forse stati limitati o arricchiti proprio dai sogni e dalle aspirazioni dei nostri genitori e parenti? Cosa è importante allora per l’individuo? Saper storicizzare un evento contemporaneo o possedere un equilibrio nell’interpretare il reale, fatto anche di sentimenti e valori? Se ripensiamo infatti alla nostra vita ci accorgiamo che alcuni eventi e vicissitudini personali sono più importanti di concomitanti avvenimenti mondiali.
Vi è un possibile rapporto tra memoria e speranza come emozione, passione ed incertezza esistenziale?
Struttura del progetto web
I testi raccolti nei blog, utilizzeranno la struttura narrativa de “Il Castello dei destini incrociati” dove partendo dai tarocchi Italo Calvino pensò di utilizzare le loro figure per produrre dei racconti. I tarocchi venivano utilizzati insomma come “macchina per produrre letteratura”. Calvino utilizza la fantasia come “una specie di macchina elettronica che tiene conto di tutte le combinazioni possibili e sceglie quelle che rispondono a un fine, o che semplicemente sono le più interessanti, piacevoli, divertenti”. E nello stesso testo avvertiva anche “la vertigine dei grandi numeri che si sprigiona da tutte le operazioni combinatorie”. Utilizzando questa struttura narrativa saranno inventate le personalità, le aspirazioni ed i sogni degli individui che compongono un’intera famiglia. L’albero genealogico stabilirà i legami e le parentele, la letteratura prodotta con il progetto Web
potrà liberare la fantasia nel descrivere un passato più possibile fiducioso e luminoso.
Ogni atto straordinario abbatte i muri della ragione.
Distrugge la scala dei valori e costringe lo spettatore a giudicare da solo.
Agisce come uno specchio: ciascuno si vede con i propri limiti.
Eppure questi limiti, manifestandosi,
possono suscitare un’improvvisa presa di coscienza.
Alejandro Jodorowsky – La danza della realtà
RISORSE
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produzione Portobeseno 2006
Galleria fotografica su Flickr.com
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Bibliografia
Il Castello dei destini incrociati – Italo Calvino
La danza della realtà – Alejandro Jodorowsky
Memorie dell’uomo – Laura Tussi
Il potere della famiglia – Ida Magli
L’identità culturale come progetto di ricerca – Roberto de Mattei
L’orchestra
Aitan
Alice Avallone
Atarax
Bestiario
Bleusouris
Bluele
Certepiccolemanie
Col favore delle nebbie
Cominciare
Frammento
Giocatore
Leturalenta
Mangino brioches
Manila Benedetto
Melpunk
Portobeseno
Senzaqualità
Shlimazl
Zaritmac
Zop