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Attiva fino al 28 settembre Sounding Spaces è una mostra in corso all’ICC di Tokyo composta da nove installazioni sonore.
Caratteristica pressocchè comune di queste opere è quella di coinvolgere lo spettatore come parte integrante dell’opera, e il suo ambiente come reale terreno di composizione. In questo modo i suoni vengono elaborati e quindi plasmati nelle loro fondamentali caratteristiche temporali attraverso le combinazioni hardware / software che gli artisti hanno ideato.
Le installazioni sono: ‘Empty Vessels‘ di Alvin Lucier, un sistema di risonanze con microfoni, sensori e vasi di vetro, ‘East of oasis – twelve gates to sound‘ di Christina Kubisch, una trasmissione per cuffie di suoni ottenuti da cavi a induzione magnetica, ‘Untitled‘ e ‘The Listening Room‘ di David Cunningham, basati sul feedback fra microfoni modificato dalla presenza di persone, ‘Echo Room‘ di Rafael Toral, in cui un suono ambientale viene processato e ritrasmesso con ritardo nell’ambiente fino a sfumare naturalmente nel silenzio, ‘A World Beyond the Loudspeaker’ di Edwin Van Der Heide, con 40 amplificatori che riproducono i suoni registrati da altrettanti microfoni in spazi aperti a Rotterdam, ‘specification.twelve‘ Richard Chartier & Taylor Deupree con quattro loop che simulano un brano unico attraverso otto casse, ‘Belen‘ di Alejandra & Aeron, una dialogo narrato che descrive un micro scenario, ‘Superseat-executive‘di Superseat, in cui si possono ammirare gli effetti di una camera anaecoica, e e infine ‘material AV – resonant interface‘ di Akihiro Kubota, che crea un sistema di feedback audiovisivi, fruibile anche in continua diretta RealVideo.
e inoltre segnalo anche questa software:
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da Neural.it