Articolo interessante di Ettore Paris su QuestoTrentino che parla di centri ricerca, di finanziamenti Microsoft fino ad arrivare a George Orwell.
alcuni stralci …
– L’ambito della ricerca è comunque affascinante; e la visita ai laboratori lo confermava. L’obiettivo di vedere quali parti del cervello sono attivate quando si compie questa o quell’azione, è indubbiamente rivoluzionario, e foriero di ulteriori, sterminate applicazioni.
Certo, corrono brividi nella schiena. Come quando Caramazza evidenzia una parte di materia grigia preposta a svolgere un’azione (molto semplice, tipo alzare un bicchiere) e un’altra che invece prende la decisione di fare quell’azione: “Sì, sorge qualche problema etico – ammette – quando andiamo a studiare le ‘intenzioni’ di una persona.” Appunto, George Orwell, altro che le nostre ridicole leggi sulla privacy.
Ma questa è la scienza, baby. Le sue scoperte possono essere utilizzate in positivo o in negativo; lo scopo è dare sempre nuovi strumenti all’uomo: come poi li utilizzerà è un campo aperto. E vedere come funziona il cervello, come si sviluppa la conoscenza, è un orizzonte semplicemente affascinante. –
In Italia, a che punto siamo?
“Pensate – ha detto con scherno – che in Italia c’è ancora chi pensa che per fare sviluppo bisogna fare strade!”.