Articolo su QuestoTrentino: la Società Alpinisti Trentini prende posizione sullo sfruttamento e l’impoverimento, anche culturale, della montagna.
Il sentiero scrive la nostra storia; dai cacciatori mesolitici che, 12.000 anni fa, dal riparo Gaban si recavano a caccia al Passo del Manghen, ai percorsi medioevali che, evitando i fondovalle, mettevano in comunicazione comunità ed economie. I sentieri sono memoria della carneficina della Grande Guerra e del lavoro che prigionieri e donne trentine hanno realizzato. Qualche sentiero ricorda ancora il confronto, attraverso la sua costruzione, tra le richieste irredentistiche della SAT e la presenza, sul nostro territorio, dell’espansionismo del Deutscher und Österreichischer Alpenverein, oggi fortunatamente trasformato in gemellaggio e collaborazione.
Solo recentemente il sentiero è diventato indispensabile struttura turistica, essenziale per una frequentazione sicura della montagna.
L’articolo in questione apparso sul numero 21/2007.
Una delle vicende che hanno fatto scaturire la protesta, l’interramento di una grotta per migliorare una pista da sci.