Unpacking the archive interpreta l’archivio come luogo delle dicotomie: in esso coesistono ordine e disordine, dato storico e racconto personale, un sistema determinato e infinite combinazioni: l’ordine dell’archivio ospita tutti i disordini possibili. Nell’archivio, come nella collezione, il significato di ogni singolo elemento è dato dalle relazioni che esso intrattiene con il percorso narrativo nel quale è inserito. Si può pensare ad un archivio come ad un ipertesto, a cui è sotteso un criterio che regoli le scelte operate al suo interno, insieme alle relazioni che ne scaturiscono secondo nessi più o meno espliciti. L’energia potenziale di un oggetto archiviato è quella del racconto, e il ruolo del fruitore è quello di storyteller.
Il percorso proposto non parte da artisti il cui lavoro si basa sul tema dell’archivio, ma ritrova nelle loro opere delle possibili rappresentazioni della visione proposta: l’archivio come generatore di racconti. La mostra si configura quindi come una piattaforma, un luogo di scambio e di confronto durevole e continuo nel tempo.
Laboratorio didattico a cura di 1:1projects Roma