La nostra visione del mondo è in gran parte mentale: noi percepiamo l’universo che ci circonda perchè ce lo immaginiamo secondo un concetto prestabilito,una professione di fede. (…) In definitiva, noi vediamo essenzialmente quello che abbiamo già immaginato, ciò che noi reputiamo degno d’esistenza (…) Non è l’occhio che vede, ma la coscienza. A volte, però, questo velo confortante e a volte un po’ soffocante sembra scostarsi un breve istante. E allora noi vediamo il mondo come fosse la prima volta, lo percepiamo come vedessimo un paesaggio nella notte bruscamente rischiarato da un lampo: visione affascinante, trasfigurante, ma anche, al limite, incomprensibilmente “inquietante” e minacciosa.
Michael Suffran – Dino Buzzati e il mondo extra-umano