memoria e creatività

di | 10 Novembre 2008

 

Il linguista svizzero, Ferdinand de Saussure (Ginevra 1857-1913), comprendendo che una idea si trasmette tramite un suono, un gesto od un grafico ecc… e viceversa un segnale si trasforma in pensiero, suddivise l’informazione relativa alla ricezione del linguaggio in informazione “significante” ( i ) quale fattore fisico e suo “significato” ( s ) quale fattore mentale.
Successivi studi  sulla “relazione  semantica ”   tra  ( i )  ed  ( s )  hanno messo in evidenza che non sussiste un passaggio diretto tra informazione e suo significato ma che esso è articolato in funzione dell’immaginario (im).

Il così detto “triangolo semantico” è quindi individuato da:

( im)
( i )
( s )

là dove l’immaginario è composto dalla informazione memorizzata in precedenza ( i ‘ ) che costituisce il riferimento mentale esterno e dalla memoria genetica ( g – espressa interiormente, differente per ciascuno di noi ), che si integrano nel cervello.  ( im =   i’  + g ).

L’immaginario costituisce pertanto la impronta determinante della costruzione dell’EGO con il quale  esprimiamo  la nostra peculiare personalità la quale  viene a formarsi come integrazione tra la informazione  genetica e  quella derivata dall’apprendimento.

Il riferimento all’immaginario significa in sostanza che interpretiamo un dato evento informativo sulla base dell’immagine integrata, tra le capacità intuitive e quelle esperite, che abbiamo memorizzato sulla base delle precedenti  relazioni tra noi ed il mondo esterno.

Paolo Manzelli informazione e cervello
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